Migliaia di studenti in piazza:
IUS SOLI E LIBERTA’ DI MOVIMENTO: SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO
Questa mattina, nella giornata mondale degli studenti siamo scesi in piazza dalle scuole di Milano con un corteo antirazzista, che ha rivendicato diritti, libertà di movimento e una scuola degna per tutte e tutti. Nelle nostre classi ci sono moltissimi studenti migranti o nati in Italia da genitori migranti: non accetteremo di essere divisi tra ragazze e ragazzi di serie A e di serie B.
In Cairoli siamo arrivati in spezzone da Parini, tenca, Beccaria; Cardano, Gentileschi, Pascal, Brera, Erasmo, Casiraghi, Russel, Bottoni, Bioccioni, Einstein, Bertacchi, Marconi, Caravaggio, Volta, Vittorio Veneto, Rosselli, Itsos, Virgilio, Moreschi, Galvani, Vittorini, Verri, Rebora e altri istituti, dando vita a un lungo serpentone dietro lo striscione “LIBERI DI MUOVERCI, DI RESTARE, DI LOTTARE”.
Lungo il percorso abbiamo sanzionato diversi luoghi simbolici del razzismo di stato, delle deportazioni, della negazione della cittadinanza ai migranti e ai loro figli e dello sfruttamento di un alternanza che non guarda in faccia a nessuno.
1) Jersey in piazza Cairoli: abbiamo deciso di scrivere “STOP WAR NOT PEOPLE” sui jersey di cemento in piazza Cairoli. Guerra e terrorismo sono due facce della stessa medaglia e l’unica sicurezza è smettere di bombardare e affamare i paesi fuori dai confini della fortezza Europa.
2) Poste Italiane in Cordusio: “MISTRAL AIR TI DEPORTA IN TUTTO IL MONDO! BOICOTTA L’ALTERNANZA ALLE POSTE ITALIANE” .
3) INPS in piazza Missori: 640mila anziani ricevono le pensioni esclusivamente grazie ai contributi di lavoratori migranti, ma le retoriche razziste dicono che chi arriva è solo un peso. Il PD parla di uno “IUS SOLI TEMPERATO” , che darebbe la cittadinanza solo a chi ha un reddito superiore all’assegno di previdenza sociale: i diritti o sono per tutti o sono privilegi, non vogliamo una legge per ricchi!
4) CONSOLATO DI LIBIA: è una vergogna che in Libia le persone che migrano dai paesi africani confinanti e più a Sud vengano letteralmente venduti all’asta come schiavi, torturati nei lager del deserto e ammazzati in mare. E’ una vergogna che Italia e Europa stanzino finanzamente per uccidere.
5) ANAGRAFE: “TUTTI BUONI PER L’ALTERNANZA, MA SOLO ALCUNI PER LA CITTADINANZA”, con questo striscione abbiamo simbolicamente restituito all’anagrafe le fotocopie che hanno chiesto di fare agli studenti durante lo sfruttamento gratuito dell’alternanza scuola-lavoro, perchè qui andiamo tutti bene se si tratta di lavorare gratis, ma solo chi nasce da genitori italiani può ritirare il proprio documento: gli altri devono andare in questura come fossero criminali.
6) PREFETTURA: “O I DOCUMENTI SONO PER TUTTI O SONO CARTA DA CULO”, recitava lo striscione esposto alla prefettura, sotto un fitto lancio di carta igienica in direzione del Palazzo.
7) CONSOLATO AMERICANO: al consolato americano abbiamo eretto un muro e dato fuoco al manichino da Ku Klux Klan che incarnava il vero volto del presidente Trump e le sue politiche all’insegna della supremazia bianca, che alimenta razzismo in tutto il mondo.
8) STAZIONE CENTRALE: LIBERI DI MUOVERCI! Abbiamo deciso di arrivare in Stazione Centrale per liberare simbolicamente questo luogo dal razzismo istituzionale che si manifesta qui nella sua forma più brutale dei rastrellamenti e delle deportazioni. La stazione Centrale è un confine interno alla metropoli, che limita il diritto a muoversi di chiunque non abbia i documenti o anche semplicemente i soldi per un biglietto ormai di lusso. Abbiamo cercato di consegnare agli uffici di Trenitalia un grosso biglietto simbolo della libertà di viaggiare, ma i reparti della celere hanno caricato il corteo, per impedire l’accesos alla stazione, difendendo con i manganelli la sacralità dei confini e delle frontiere. Il corteo non si è fatto spaventare e si è ricompattato proseguendo verso il Palazzo della Regione.
9) PALAZZO DELLA REGIONE: sotto al Palazzo della Regine abbiamo lasciato un cumulo di sterco e uno striscione “LA LEGA E’ UNA MONTAGNA DI MERDA”, parafrasando la famosa frase di Peppino impastato: nonostante Maroni e Salvini dicano bugie sostenendo che i migranti ricevono 35 euro al giorno dallo Stato, sono loro al centro di uno scandalo per aver rubato finanziamenti pubblici.
Il corteo è poi finito in Gioia, dove abbiamo rilanciato i prossimi appuntamenti: ci vediamo di nuovo nelle piazze il 12 Dicembre, nell’anniversario di piazza Fontana e il 16 dicembre, in occasione degli Stati Generali dell’alternanza Scuola-Lavoro.
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COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI