No alla schedatura delle donne
I Centri Antiviolenza lombardi della rete D.i.Re. rifiutano i criteri di Regione Lombardia
♦ No all’inserimento nell’Albo regionale dio enti, associazioni e fondazioni che non abbiano le caratteristiche dei Centri Antiviolenza;
♦ No all’improvvisazione da parte di realtà che si sono sempre occupate d’altro e che vedono in questa attività un accesso ai finanziamenti pubblici senza avere un’adeguata e continuativa esperienza;
♦ No all’obbligatorietà della sottoscrizione di protocolli interistituzionali per l’iscrizione all’Albo;
♦ No all’impostazione attuale del sistema di raccolta dati ORA con l’imposizione dell’identificazione della donna con il suo codice fiscale;
♦ No alla pubblicizzazione del “fascicolo donna”
[dal comunicato stampa delle Cade delle Donne e Centri Antiviolenza Rete della Lombardia]
Guarda la diretta della conferenza stampa del 6 giugno alla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate
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