Negli ultimi anni stiamo assistendo a un’escalation di politiche governative e patti bilaterali che continuano a violare i diritti delle persone.
La Fortezza Europa un anno fa stringe un patto con la Turchia di 6 miliardi per fermare i flussi migratori, un Paese che da anni alimenta il genocidio del popolo curdo e di chiunque non sia “conforme” ad una dittatura feroce che, da dopo il fallito golpe di quest’estate, ha arrestato centinaia e centinaia di persone.
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Sulla scia di questo accordo, la proposta di Renzi al vertice europeo dello scorso giugno del famigerato “Migration Compact”, ovvero la replica dell’accordo con i Paesi africani da cui proviene gran parte dei migranti. Proprio con questo obiettivo Gentiloni, poco prima di diventare premier, si è fatto un bel giro tra Niger, Mali e Senegal, in particolare istituendo veri e propri lager-hub in Niger dove concentrare i migranti in transito nel Sahara, facendo così in modo che i confini della Fortezza Europa varcassero il mare per insediarsi nel deserto africano.
Appena diventato premier Gentiloni non ha perso tempo, e il suo ministro dell’Interno Minniti propone un decreto legge appena passato al Senato che prevede: l’istituzione di tribunali speciali per l’immigrazione, eliminazione del “terzo grado di giudizio” per i migranti impedendo loro di fare ricorso alla Corte d’appello e facilitando espulsioni e rimpatri forzati per la cui esecuzione sono stati stanziati 19 milioni, l’impiego (che sia obbligato o volontario poco cambia vista la condizione perenne di ricatto in cui sono tenuti i migranti) dei richiedenti asilo nei lavori socialmente utili e l’estensione a tutte le Regioni dei CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri), cioè i vecchi CIE. Un decreto che sempre più rende il razzismo istituzionale e sistematico, in un Paese ipocrita che continua a definirsi accogliente perchè non alza muri, ma continua a legiferare sulla pelle dei migranti.
Per non parlare del memorandum d’intesa firmato con la Libia il 2 febbraio (ora sospeso per volere di un tribunale di Tripoli), con l’obiettivo di allontanare sempre di più la “questione migratoria” dal cuore dell’Europa, altro che per diminuire i morti nel Mediterraneo che da gennaio 2017 sono triplicati, ma per allontanare quei morti dagli occhi dell’Europa; 800 milioni stanziati per continuare a ripulirsi la faccia. E altri 50 milioni al Niger con lo stesso obiettivo.
Insomma: questo il quadro agghiacciante delle leggi e dei patti del governo italiano sulla pelle dei migranti.
NO ONE IS ILLEGAL – NESSUNA PERSONA E’ ILLEGALE! Lo diciamo forte e chiaro: nessun foglio di carta misurerà la legittimità o meno per qualsiasi persona di vivere dignitosamente e di scegliere come e dove farlo.