Non una di meno. Studentesse e studenti verso #LottoMarzo
“Ni una menos è un grido collettivo contro la violenza macista.”
Ni una menos nasce in Argentina, lo scorso ottobre, in seguito allo stupro di una ragazza di 16 anni da parte di un gruppo di uomini, che l’hanno impalata ed uccisa.
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha fatto sì che le donne, il 19 ottobre inArgentina, si riappropriassero delle strade e finalmente manifestassero la loro rabbia contro un sistema patriarcale e contro la continua violenza di genere.
Questo grido di disperazione si è propagato in tutto il mondo e ha dato una spinta al movimento globale di manifestarsi , di voler risvegliare la coscienza della società riguardante l’incessante e sfiancante separazione binaria della realtà umana, basata su una visione misogena e maschilista.
In Italia 1 donna su 3 subisce abusi fisici, il 31,5 % tra i 16 e i 60 anni ha subito almeno una violenza.
Come studentesse e studenti, riteniamo che questa escalation di abusi sia generata dalla disinformazione e dall’ignoranza, per questo pensiamo che per combatterla sia fondamentale una RIVOLUZIONE CULTURALE , che parta dalle scuole e si sviluppi in tutta la società.
Rifiutando la legge 107 della Buona Scuola e le su deleghe (in votazione proprio a inizio Marzo) che propongono una lettura della violenza volutamente generica e super partes e non mette in discussione i rapporti di genere su cui si basa la nostra società, pensiamo sia necessario introdurre nel percorso formativo, elemento non previsto nella nuova riforma scolastica, un corso obbligatorio che affronti le tematiche di educazione al genere e di educazione sessuale, rigorosamente laici e non giudicanti.
Il tutto anche a partire dalle scuole elementari, dove i bambini già vengono influenzati maggiormente dagli stereotipi imposti dall’ignoranza di questa società.
Tramite queste iniziative sarà possibile, passo dopo passo, porre fine alle costrizioni di genere e migliorare negli adolescenti la sensibilità e percezione di sé e degli altri, poiché sono loro ad affrontare la crescita in modo più travagliato. Attraverso anche un’approfondita conoscenza del proprio corpo , sarà più facile per l’individuo la costruzione di un’identità pacifica e armoniosa, grazie anche ad una maggiore accettazione del diverso.
Progetti e attività culturali nelle scuole ci aiuteranno a scardinare la paura nei confronti di chi ha scelto , consapevolmente, di vivere in base alla propria identità, senza che pregiudizi e stereotipi ne influenzino la vitaed è per questo che ci stiamo attivando nelle scuole proponendo e organizzando assemblee formative durante le occupazioni, le autogestioni per preparci a costruire una massiccia partecipazione ma soprattutto portando avanti la Rivoluzione Culturale che ci salverà!
“L’essere umano è un universo molto complesso, ed è impossibile ridurlo in pochi ruoli circoscritti e integrati nella nostra società”. Perciò noi sosteniamo un cambiamento, che con Ni Una Menos sentiamo sempre più vicino e reale.
CI VEDIAMO IN PIAZZA L’8 MARZO H 9:30!!!
“Ni una menos, vivas nos queremos”
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi
Attivati, Partecipa e Lotta
Assemblee nelle Scuole verso #LottoMarzo
Il periodo delle Occupazioni e Autogestioni è iniziato.
Tanti collettivi e studenti tornano ad autogestire ed occuparsi della propria scuola prononendo una Scuola diversa,
una scuola che proponga lezioni e laboatori che preparino, consapevolizzino e sensibilizzino tutti gli studenti su quanto accade attorno a noi e perché ma soprattutto come noi possiamo formarci per cambiare questa società che non ci appartiene più, una società che porta avanti dei valori che non rispettano i diritti di tutte e tutti.
Perché quello che vogliamo è una Rivoluzione Culturale.
In particolare nelle scuole stiamo parlando tanto delle questioni di genere per preparci al corteo de #LottoMarzo
Organizziamoci assieme per svolgere le assemblee delle nostre scuole.
Ecco qui alcune foto:
Collettivo Violenza di genere & Il ruolo della donna nella storia fino a Ni Una Menos al Manzoni Classico Occupato