Il 27 Gennaio è la Giornata della Memoria, la giornata dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto, nel giorno dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa.
In quel giorno vennero alla luce le atrocità commesse dal regime di Hitler e dai suoi alleati. Una politica volta allo sterminio e alla distruzione di chiunque fosse diverso dai canoni di normalità espressi nel Mein Kampf o dai vari teorici della razza.
Camere a gas, forni crematori, lavori forzati erano solo alcune delle torture inflitte ai prigionieri nei campi di sterminio. Uno dei periodi più bui e disumani della storia, non dimenticare ogni anno ciò che è stato, per fare in modo che mai più si ripeta.
Ricordare non deve essere un mero esercizio, ma un potente strumento per guardare al futuro e per costruire altri mondi possibili, senza che tragedie come quella dell’Olocausto possano ripetersi. Oggi vediamo un mondo in cui ancora c’è chi nega ciò che è stato, chi inneggia al fascismo, al razzismo, alle discriminazioni di ogni tipo soffiando sulla paura del diverso. E così è iniziata quella che poi è stata la macchina mortale della guerra, della soluzione finale, della strage di ebrei, sinti, rom, omosessuali, disabili, partigiani, di chiunque fosse scomodo al modello fascista e nazista che prese il sopravvento in quegli anni.
Vediamo chi oggi si rifà a quel modello puntando il dito contro i migranti, capro espiatorio delle politiche neoliberiste che stanno strozzando il 99% per il profitto dell’1%, colpevolizzandoli di rubare il futuro, inneggiando a nazionalismi, origine di quello che è stato l’Olocausto.
Vediamo personaggi come Salvini e la Le Pen, figlia dello storico negazionista francese, soffiare sul fuoco della paura per fare campagna elettorale speculando sulla vita delle persone.
Vediamo Ministri della Salute inneggiare alla fertilità della donna riprendendo un modello assai simile a quello visto negli anni bui del fascismo, dove la donna era semplicemente una macchina riproduttiva al servizio del regime.
Vediamo governi come quello polacco proporre leggi che impediscono l’aborto; vediamo in Italia regioni in cui il 90% dei medici è obiettore di coscienza.
Vediamo un’Europa che diventa Fortezza e che si chiude in se stessa promuovendo politiche di respingimento verso i migranti , la stessa “civilissima Europa” che alimenta le guerre ogni giorno esportando armi, bombarda le città uccidendo migliaia di persone, devasta i territori rendendo inabitabili i territori, insostenibili le vite.
Vediamo un personaggio come Trump diventare presidente della più grossa potenza economica e politica mondiale, che in una settimana dal suo insediamento propone muri con il Messico, la chiusura delle frontiere ai migranti, dà il via libera agli oleodotti contro cui la resistenza dei Sioux ha portato avanti una lotta importantissima, proporre l’eliminazione dell’aborto.
Conoscere il passato per riprendersi il futuro è oggi più che mai fondamentale , seminare anticorpi nelle scuole, nelle università e nei quartieri popolari, resistere e continuare a lottare al fianco dei popoli oppressi, dalla Palestina al Kurdistan, per fare in modo che ciò che è successo ieri non si ripeta domani.