#DisruptJ20:
In concomitanza con il giuramento di Trump e con le mobilitazioni che a Washington e negli USA hanno bloccato le strade e le città anche da Milano abbiamo costruito un muro attorno a chi ama trincerarsi dietro odio xenofobo e razziale: United Against Hate! Di seguito il video e le foto del presidio sotto al consolato degli Stati Uniti in Largo Donegani
le foto:
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#21j : Million Women’s March on Milan
Mentre a Washington migliaia e migliaia di donne hanno invaso le strade contro la misogenia del nuovo presidente, anche a Roma e Milano le piazze hanno ripreso gli stessi messaggi.
le foto:
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Info sulle manifestazioni negli Stati Uniti
MESSAGE TO RESIST
Audio messaggio da Kali Akuno, della Cooperation Jackson e della Malcom X Grassroots Foundation verso la manifestazione del 20 gennaio contro l’insediamento di Trump:
“…Siamo in attesa di voi, compagni, di veder andare avanti la lotta, in attesa di lavorare con voi a qualche forma di azione che vada oltre il 20 gennaio, per assicurarci che sia il popolo a vincere: non Trump, non i fascisti, non la classe dominante”
STOP THE GANG OF HATE! #SmashTrump #Resist
Venerdì 20 Gennaio Donald Trump sarà “incoronato” presidente degli Stati Uniti d’America.
Presidente dei neonazisti bianchi, del KKK, che con il loro odio e il loro razzismo alimentano le paure di una popolazione sempre più povera ed attaccata su ogni fronte.
Presidente di quei poliziotti che protetti da una divisa uccidono ogni giorno persone come loro, colpevoli solo di avere la pelle più scura. Presidente degli eserciti e dei produttori di armi, sempre pronti a guadagnare i miliardi sulle vite delle persone, fomentando guerre e terrorismi: due facce della stessa medaglia!
Presidente del patriarcato bianco, che relega le donne a obbedire ed essere succubi di un sistema che le vede come persone di serie B.
Presidente delle banche e della finanza, tanto da mettere come Segretario del tesoro uno dei dirigenti di Goldman Sachs, responsabili della gigantesca crisi del 2008.
Presidente di quei “dinosauri”, come li dipinge Michael Moore, desiderosi di chiudersi dentro un muro, incapaci e non disposti ad accorgersi che il meticciato, la solidarietà e la convergenza delle culture sono gli unici modi per migliorare le nostre condizioni di vita e il mondo intorno a noi.
Presidente caratterizzato da un atteggiamento ondivago e attendista nella lotta contro ISIS e dall’intenzione di non rispettare i precedenti accordi a livello internazionale sulla limitazione dell’inquinamento e sul rispetto dell’ambiente.
Egli, come altri, rappresenta il poderoso vento reazionario che sta soffiando sull’Occidente piegato da quasi 10 anni di crisi economica. Le sue ricette si impongono anche di fronte ai fallimenti di 8 anni di amministrazione democratica di Obama che è stato incapace di porre un limite allo strapotere delle banche e della grande finanza, che non è riuscito a diminuire le disuguaglianze che anzi hanno continuato ad aumentare ed è stato perdente anche sul fronte della lotta al male ancestrale che tormenta gli Stati Uniti dalla loro nascita: il razzismo.
Alcuni leggono la vittoria di Trump come una vittoria “anti-sistema”, ma se si guarda appena sotto la superficie egli è perfetta espressione di quel neo-liberismo che ha causato l’attuale devastante crisi.
Esiste però un altro mondo, il mondo di chi, nei propri territori, prova quotidianamente a costruire una realtà migliore.
Il mondo di chi resiste all’austerity e alla crisi imposta dall’alto organizzandosi invece con pratiche di solidarietà dal basso.
Il mondo che si organizza insieme aldilà di ogni frontiera, culturale o materiale.
Il mondo degli studenti che lottano per una cultura libera e accessibile a tutti.
Il mondo dei lavoratori e dei precari sfruttati che non si arrendono agli abusi e alle continue vessazioni.
Il mondo delle comunità e delle realtà che danno la vita per costruire insieme un domani senza guerre e devastazioni.
Il mondo di chi ama aldilà di ogni pregiudizio o dictat imposto dalla società.
Siamo quindi il 99% che non si arrende e rifiuta le logiche della paura e della guerra tra poveri. Rifiutiamo le frontiere e chi le alimenta.
Siamo tutti quanti cittadini del mondo e come tali non smetteremo mai di stare dalla parti di chi è oppresso, contro ogni ingiustizia e ogni fascismo.
Per questo ci vediamo alle 18:30 @ CONSOLATO USA L.GO DONEGANI
[ENGLISH VERSION]
Friday, January 20th 2017
Donald Trump will be “crowned” as President of the United States of America.
President of the KKK, the white supremacist organization, that with their hate and racism try to spread fear and intolerance among the poorest, that keep increasing, of the population, that has been attacked on every front.
President of those policemen, who protected by a uniform, kill every day other human being, guilty of being black.
President of the army and the Military industry, always ready to earn billions on the lives of people, feeding wars and terrorism: two sides of the same coin!
President of the white patriarchy, that wants women to be relegated to minor roles in society, to obey, to be enslaved.
President of banks and finance, that infact chose as Secretary of the Treasure one of the executive chief of Goldman Sachs, responsible of the huge crisis of 2008, that affected the whole word.
President of these “dinosaurs” like Michael Moore said, eager to be closed by a wall, unable and unwilling to realize that exchanges, solidarity and convergence of cultures are the only ways to improve our living conditions and the world we live in.
A president characterize by a hazy and wavering attitude in the fight against ISIS and a clear desire not to respect the international agreements on pollution, and the environment. He, like others, represent the powerful reactionary wind that is blowing, since almost 10 years, on the Western countries warped by the economic crisis.
His recipes seems to win also because of the failure of the eight years of Democratic administration made by Obama, that hasn’t been able to put a limit to the excess of power of banks and big corporations, that failed the fight against the inequalities that indeed continued to increase and he also loose in terms of the fight against the ancestral evil that afflicts the United States from their birth: racism.
Some read Trump’s victory as “anti-system”, but if you look just below the surface he is the perfect expression of the neo-liberalism that has caused the current devastating crisis.
But there is another world, the world of those who, in their communities, try every day to build a better reality.
The world of those who resist the crisis and the imposed austerity by organizing all together in grassroots organizations.
The world that want to stay together beyond all boundaries, cultural or material.
The world of students who struggle for freedom and culture accessible to all.
The world of workers and exploited temporary workers who do not give up in front of the abuse and constant harassment.
The world of communities and realities that build together a future without war and devastation.
The world of those who love beyond any prejudice or dictates imposed by the society.
We are the 99% that does not surrender and rejects the logic of fear and war between the poor. We reject the borders and who supplies them.
We are all citizens of the world and as such we will never stop being by the side of the oppressed, against every injustice and fascism.
For this reasons we’ll see you at 18:30 @ U.S.A. CONSULATE OF MILAN L.GO DONEGANI
# DISRUPTJ20 #NOTRUMP #RESIST