“È necessario avere un’idea politica, anche se minima, per migliorare la vita. solo così si può vivere in piena libertà, altrimenti sei un uomo in catene. il cibo, l’alloggio gli abiti…diventano una gabbia se non cerchi di cambiare il mondo”
Ci piace ricordarti in Ex Cuem alla Statale di Milano a spiegare la semplicità di essere rivoluzionari agli studenti.
Ci piace ricordarti in Cantiere quando ridevi perchè dove 30 anni fa andava a bere le birre un “sudicio fascista” come Mimmo Rosa che aveva infilato la mano di una ragazza che leggeva un giornale comunista in un tostapane ora era vivo un Centro Sociale e tu ti stavi prendendo la tua rivincita presentando un libro proprio lì.
Per noi di Casoretto le strade sotto casa raccontano le storie della Banda Bellini e come a tanti compagni queste ci hanno insegnato che ci si può tranquillamente farsi espellere “da tutte le scuole del regno”,
che insieme si può cambiare le proprie vite e mettersi in movimento, che niente è già scritto.
Ciao Andrea, che la terra ti sia lieve.
Le Compagne e i Compagni del Cantiere.
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