Alle porte del Natale abbiamo deciso di fare un giretto in centro e per la precisione al punto vendita Zara di Duomo.
Regali per amici e parenti? Non proprio.
“Non siamo i vostri capi di sfruttamento: rimarrete nudi!” diceva lo striscione che ha bloccato le porte del negozio durante la durata dell’iniziativa contro l’accordo Miur-Zara sull’alternanza scuola lavoro per cui 600 di noi studenti saranno obbligati a lavorare gratis per la catena al posto che studiare.
Si tratta del protocollo all’interno della buona scuola, per cui il governo Renzi permette ai padroni megamiliardari di multinazionali come questa o, per esempio, come il Mac Donald di fare ancora più soldi sfruttando le nuove generazioni. Dopo la “visita” al fast food di un mese fa, oggi siamo venuti a trovare anche la catena di vestiti.
Mentre alcuni distribuivano volantini ai clienti e ai dipendenti, altri posavano tra i manichini per mettere in vetrina le motivazioni del rifiuto a questo modello di alternanza che lede i nostri diritti.
LEGGI IL VOLANTINO DISTRIBUITO:
CHI SIAMO?
siamo studenti e studentesse delle scuole milanesi. Vogliamo difendere la scuola pubblica perchè pensiamo che l’istruzione sia importante per un futuro degno per tutti.
COSA CENTRA ZARA?
La riforma della scuola del governo Renzi obbliga gli studenti a lavorare gratuitamente al posto di andare a scuola per 200 o 400 ore a seconda del tipo di istituto. Il Ministero dell’Istruzione ha firmato un accordo con Zara, Mac Donald e altre multinazionali per sfruttare la manodopera di 27mila ragazzi.
PERCHE’ QUESTO MODELLO “CI STA STRETTO”?
>>>>Zara sfrutta i suoi dipendenti, per esempio:
- In Brasile i dipendenti lavorano in media 15 ore al giorno in condizioni pessime per 100/150 euro al mese, molto al di sotto del minimo di legge del paese.
- In Asia il 100% della produzione è lavoro infantile
- In Argentina le fabbriche si reggono su migranti impiegati con orari massacranti, per 4 pesos per ogni pezzo cucito e possono lasciare l’officina soltanto dopo aver ottenuto il permesso
- In Italia spesso non vengono dati i permessi per malattia, rifiutate le richieste di trasferimento e di organizzazione concordata dei turni. Situazione che si è aggravata da quando il contratto collettivo nazionale ha tagliato lo stipendio durante le assenze per malattia.
>>>Zara usa sostanze tossiche dannose per chi produce i vestiti, per chi li indossa e per l’ambiente
>>> Andare a risparmio su stipendi, diritti e materie prime è scandaloso soprattutto se si pensa che il fondatore di Zara, Amancio Ortega è il TERZO UOMO PIU’ RICCO DEL MONDO e l’uomo più ricco d’Europa, con un patrimonio di circa 62 miliardi di dollari.
Perchè dovremmo lavorare gratis per lui?
Ci chiediamo cosa centri con la formazione lavorare per una ditta del genere. In più, piegare vestiti, sorridere ai clienti, pulire i pavimenti non può essere un’attività gratuita e in ogni caso non rientra in nessun programma scolastisco. Far lavorare gratis studenti significa non dover assumere lavoratori da pagare: l’accordo del ministero con queste ditte è dannoso per tutti.