Il 7 dicembre a Milano, come tutti gli anni, la Prima della Scala è l’occasione in cui, uno dopo l’altro, sfilano all’ingresso del teatro le ricchezze e i gioielli, lo sfarzo e il lusso, di una casta che poco rappresenta la città: è la passerella stessa, più dell’opera, ad andare in scena. L’ingresso sembra più quello di un bunker che quello di un teatro: si mostrano i muscoli, oltre che i gioielli, per dire che c’è qualcuno che non è invitato alla festa. Non è benvenuto chi ad esempio subisce le politiche e gli effetti di un sistema in cui contano più i profitti e i conti in banca di alcuni piuttosto che i diritti per tutti. Intollerabile vedere un sindaco che si va a godere la bella tragedia della “Madame Butterfly” quando dietro le quinte, nella strade di questa città, vanno in scena tragedie vere, come il suicidio di Antonio, il giovane rifugiato venuto dall’Angola “accolto” al centro temporaneo di via Fratelli Zoia. Non sappiamo cosa ha spinto un ragazzo così giovane, dopo aver affrontato un lungo e tormentato viaggio per arrivare fino a qui, a compiere questo gesto, ma sappiamo a cosa è andato incontro: un sistema di accoglienza inesistente, nessuna garanzia di diritti, nessuna prospettiva di un futuro degno. Questo è quello che non va: una città che non accoglie, i quartieri popolari ghettizzati e militarizzati, lo smantellamento di scuola e lavoro, ma “the show must go on”, non c’è posto per i diritti, che tutti i giorni muoiono nell’ombra. Una città che si mostra accogliente solo di fronte ai grandi eventi e le passerelle che fanno girare denaro, mentre le voci scomode di chi racconta il retroscena della città più ricca d’Italia vengono taciute. Eravamo in piazza ancora una volta a rivendicare “PEOPLE BEFORE PROFIT” contro la casta della guerra, della crisi e dell’odio.
I NOSTRI DIRITTI CONTRO I LORO PROFITTI!
guarda le foto!
7 DICEMBRE H.16 TUTTI IN PIAZZA SCALA CONTRO LA SFILATA DELLA CASTA!
Il 7 dicembre Milano in piazza contro la casta della finanza, della guerra e dell’austerità.
Il 7 dicembre la Prima della Scala sarà l’occasione in cui politici, imprenditori, vertici della finanza globale celebreranno il loro potere di fronte alle telecamere di tutto il mondo e alla città di Milano.
La casta dell’austerità, dell’odio, del neoliberismo si da appuntamento nel Teatro trasformato in un Bunker per l’occasione.
SI, loro dicono “bisogna stringere la cinghia”, ma sfileranno sul red carpet con abiti che valgono quanto un anno di rette universitarie, con macchine che valgono quanto le spese annuali di migliaia di nuclei familiari.
SI, loro seminano distruzione nel mondo col business della guerra e delle armi,
Sì, loro causano povertà e precarietà tra tutti noi facendoci pagare il prezzo della crisi che hanno causato, ma sorrideranno senza vergogna anche questa volta.
Sì, loro riscrivono costituzioni e cancellano diritti per gli interessi della finanza, ma i loro privilegi ce li schiaffano in faccia senza nessuna remora.
Noi NOn vogliamo che la metà della ricchezza del pianeta sia in mano a 85 ultraricchi,
Noi NOn accettiamo che in Italia il 62% della ricchezza sia in mano al 20% dei suoi abitanti
Noi NOn tolleriamo che ci siano manager che guadagnano quanto mille e più operai e lavoratori
Noi NOn troviamo nulla da festeggiare: possiamo essere licenziati senza giusta causa grazie al Job Act
Noi NOn vogliamo vedere il nostro lavoro e le nostre vite sempre più precari in nome del profitto
Noi NOn possiamo sempre permetterci i costi della cultura, figuriamoci di entrare alla Scala
Noi NOn possiamo spesso permetterci nemmeno l’affitto in una città tra le più care d’Europa
Noi NOn vogliamo che la finanza e i suoi uomini riscrivano la nostra Costituzione e i nostri diritti
Noi NOn vogliamo che l’acqua, la scuola, la sanità, le case popolari, i beni comuni siano privatizzati
Noi NOn vogliamo governi autoritari nè poteri dispotici che limitino ogni spazio di opposizione
Noi NOn vogliamo militari in ogni angolo: la vera sicurezza sarebbe smettere di morire sul lavoro o negli ospedali per colpa degli obiettori.
que se vajan tod@s!