Non c'è futuro senza memoria.
Ogni mattina apriamo gli occhi e ci svegliamo in un mondo dove facciamo sempre più fatica a trovare una strada nostra, soffocati tra l’austerità neoliberista e l’odio neofascista che si espandono a macchia di inchiostro.
Noi giovani, tuttavia spesso facciamo fatica a ribellarci a soprusi e prepotenze , frustrati dai continui tagli a cultura e sapere, disorientati dall’ inattendibilità dei media e l’assenza di figure di riferimento.
Le sole possibilità che abbiamo sono la ricerca, la condivisione, l’organizzazione dal basso e la volontà di riprenderci il futuro.
Per questo è doveroso ricordare avvenimenti come quelli del 12 dicembre 1969, la strage di Piazza Fontana.
Quel pomeriggio di fine autunno il cielo non era azzurro ma grigio di fumo, e l’asfalto non era nero ma rosso di sangue.
Una bomba esplose poco prima dell’imbrunire nella banca nazionale dell’agricoltura di Piazza Fontana, 87 feriti, 13 persone morirono sul colpo e quattro successivamente.
Ci fu però una 18esima vittima, Giuseppe Pinelli. L’attivista anarchico fu spinto da una finestra il 15 dicembre, mentre era trattenuto in questura da un fermo illegale.
SAPPIAMO CHI E’ STATO.
Mentre cadaveri innocenti giacciono sulle nostre bacheche facebook, corpi che non potranno essere resuscitati con un pollice in sù virtuale, un’avanzata fascista e guerrafondaia di proporzioni mondiali è in corso oltre gli schermi da cui non riusciamo a distogliere lo sguardo.
Il dittatore turco Erdogan, Putin,il neo presidente degli USA Donald Trump, il nostro presidente del consiglio Matteo Renzi e i potenti della finanza sono solo i membri più noti di queste lobby. L’unico modo per non ritrovarci impreparati al momento in cui ci accorgeremo che un tweet non ci ha resi salvatori dell’umanità.
Per fermare il razzismo e il fascismo diffondiamo sapere e cultura per conoscere il passato, l’unica soluzione per prevedere e cambiare il futuro.
La storia è un orologio che continua a fermarsi sugli stessi numeri, numeri di cui non possiamo fare a meno se non vogliamo che non ci siano altre vittime come Giuseppe Pinelli e i 17 di piazza fontana.
Scendiamo in piazza per ripetere ancora una volta che non lasceremo che strategie di tensione, volute a seminare il panico, ci ingannino e spaventino impedendoci di esprimere il nostro malcontento e la nostra rabbia verso chi nel mondo semina guerra e miseria .
La strage del 12 dicembre fu parte proprio di un progetto di questo tipo, disegnato da giganti politici terrorizzati al pensiero che il popolo potesse davvero cambiare la situazione precaria dei primi anni 70.
Fatti come questo si ripetono ogni giorno; quando in Turchia la dittatura di Erdogan uccide migliaia di curdi e perseguita qualsiasi oppositore, quando in medioriente le bombe distruggono le case di famiglie civili con il lasciapassare dei migliori governi “democratici” dell’occidente.
RIPUDIAMO LA GUERRA RIPUDIAMO IL FASCISMO RIPUDIAMO IL RAZZISMO
Ecco perché il 12 dicembre 2016 ci vediamo alle 9.30 in largo cairoli per dare vita a un corteo per ribadire che le scuole e gli studenti sono antirazzisti e antifascisti!
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi.
Tutti i Mercoledì Assemblea h.15.30
Centro Sociale Cantiere
M1-M5 90/91/98/49/68/78/