Il campo di Calais esiste in varie forme dalla fine degli anni Novanta, costruito dai migranti che nel tentativo di attraversare lo stretto della Manica e raggiungere l’Inghilterra, rimangono bloccati sul confine per settimane o nel peggiore dei casi mesi.
Chiamato la “Jungle” il campo si è continuato ad espandere e nonostante le pessime condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere e i tentativi di sgombero. Nel campo si trovavano 6.400 migranti.
Dopo mesi di promesse, rinvii, veleni e polemiche a ripetizione, sono scattate all’alba di lunedì scorso le operazioni di sgombero della tendopoli dei migranti a Calais, sfida cruciale per il governo socialista di Francois Hollande a pochi mesi dalla corsa all’Eliseo del 2017. La notte prima che iniziassero le operazioni ci sono stati duri scontri tra i migranti che protestavano e la polizia, che da mesi in modo vergognoso reprime con violenza le proteste dei migranti che lottano per i loro diritti.
Per l’operazione sono stati mobilitati 1250 poliziotti.
(guarda il video girato da The Guardian la settimana prima dello sgombero della “Giungla”)
L’operazione di sgombero durerà una settimana, con pullman che trasporterranno i migranti in centri sparsi su tutto il territorio nazionale. Non sono mancate le risposte di razzisti e fascisti contro l’arrivo dei migranti sul territorio: i residenti di alcuni dei 283 comuni di accoglienza – tra cui Allex, Saint-Denis-de Cabanne, San Brevin – hanno protestato contro l’arrivo dei convogli. A Loubeyrat, nel dipartimento del Puy-de-Dome, il centro di accoglienza è stato addirittura dato alle fiamme.
Ad accoglierli nel grande hangar noleggiato per l’occasione dalle autorità, che si trova a circa 300 metri dalla bidonville, centinaia di assistenti e volontari. In centinaia hanno atteso al freddo davanti alla struttura in cui venivano smistati in quattro categorie corrispondenti ad altrettanti braccialetti di colore diverso: maggiorenni, minori non accompagnati, famiglie e persone vulnerabili (malati, donne incinta). Ad ognuno di essi è stata data la possibilità di scegliere tra due regioni di destinazione, tranne che i minori non accompagnati che rimarranno ancora a Calais.
L’obiettivo è che possano raggiungere le rispettive famiglie in Gran Bretagna. Ma questo rientra nella dura trattativa in corso tra Parigi e Londra. In serata Cazeneuve ha assicurato che “il Regno Unito accoglierà tutti i minori le cui famiglie sono sul territorio britannico”. Ieri di pullman ne sono partiti 60, oggi altri 45 e domani 40, tutti equipaggiati di moderni sistemi di geolocalizzazione e strettamente sorvegliati dalla Gendarmerie Nationale. Mentre nei nuovi centri di accoglienza sono giunti i primi migranti. Qui, dopo essersi sistemati, potranno depositare le loro richieste di asilo, ma chi si oppone al trasferimento “rischia il fermo”, ha avvertito la prefettura.
In tutti uesti dettagli di braccialetti colorati abbinati alle tende, numeri di migranti da “smistare” ogni giorno, pullman adibiti e sorvegliati, capannoni pieni di volontari e centri di orientamento, forse ci siamo dimenticati di dire che si sta parlando di persone; persone che scappano dalle guerre che l’Europa, Francia e Italia in primis, finanzia in tutto il mondo, che scappano perchè una vita degna nei Paesi da dove arrivano non è più possibile, che sono alla ricerca di un futuro migliore per sè e la propria famiglia. Persone, non lettere o pacchi da smistare. Seimila persone vivono da mesi in una tendopoli in condizioni non dignitose perchè l’Europa ha creato la “giungla” di Calais, non volendosi occupare di trovare delle politiche che permettano alle persone di vivere dove vogliono, invece che rimanere bloccate nelle varie zone di confine della Fortezza Europa. Ora però manca poco alle elezioni, e Hollande non può di certo permettere che seimila persone rovinino la sua campagna elettorale, perciò il campo va smantellato, e subito, non importa che uelle persone abbiano come obiettivo andare nel Regno Unito, lo stesso Regno Unito disposto a spendere 2 milioni per costruire un muro lungo 2 km per impedire ai migranti di attraversare la Manica.
Contributi:
http://www.internazionale.it/video/2016/10/18/situazione-migranti-calais
http://www.ilpost.it/2016/10/25/sgombero-migranti-calais-foto/