Mercoledì 3 Dicembre, h. 18,30 @ cs Cantiere:
Incontro pubblico “Riforme liberticide, nuovi fascismi e guerra tra poveri nelle città, verso 12 e 13 dicembre”
con:
– avvocato Giovanni Giovannelli (avvocato del lavoro, nel giorno dell’approvazione del Jobs Act)
– Degage, direttamente da Roma e TOR SAPIENZA
– Comitato Abitanti di San Siro
L’incontro sarà un’occasione per riflettere (a pochi giorni dal quarantacinquesimo anniversario della strage di piazza Fontana) sui nodi degli attacchi ai diritti e alle libertà da parte del potere, della casta e dei neofascisti e razzisti complici e “utili idioti”.
Nel giorno dell’approvazione del JobsAct, legge che mira principalmente ad azzerare la possibilità del dissenso sul dal mondo del lavoro, non possiamo che vedere una netta chiusura di ogni spazio democratico nelle affermazioni di Renzi: “Io non tratto coi sindacati”.
Analogamente riconosciamo un attacco di uguale potenza nella violenza, nella criminalizzazione e nella guerra contro i poveri intrapresa a spada tratta nei quartieri popolari, con un piano casa che nega perfino l’esistenza agli occupanti per necessità e un problema sociale come quello abitativo trattato come questione di ordine pubblico col volto più becero dei dispositivi polizieschi.
In questo contesto trovano terreno fertile i gruppi neofascisti e razzisti, in primis la Lega Nord, che fingendosi in qualche modo di “opposizione” e “antisistemici”, cercano di raggranellare consensi fomentando la guerra tra poveri. Come nel 1969, anche oggi questi meccanismi sono ovviamente funzionali al mantenimento dei privilegi della casta e non a caso emergono sempre nuove connivenze tra fascisti, leghisti, mafie e poteri economici.
Proprio oggi il primo titolo di tutti i giornali è lo “scandalo” che vede coinvolto in un’inchiesta per associazione mafiosa un intero sistema politico che fa riferimento a Gianni Alemanno e alla sua cricca neofascista e che addirittura avrebbe come uomo di spicco un membro dei Nar, l’organizzazione armata e bombarola della destra eversiva degli anni della strategia della tensione…quando si dice corsi e ricorsi della storia. Tutti esponenti di una casta sempre pronta a sparare a zero sui migranti e che ora è accusata di essersi intascata i soldi destinati ai centri per rifugiati.
Dimensioni come Tor Sapienza ci indicano la portata che queste propagande d’odio possono raggiungere, per di più in anni in cui l’ignoranza viene accresciuta da sempre nuove riforme di devastazione di scuola e formazione.
Nei territori però un’altra opzione è possibile: quella della resistenza, della solidarietà meticcia e del mutuo soccorso.
Discuteremo di tutto questo con Giovanni Giovanneli, Degage e il comitato Abitanti di San Siro.