Illuminiamo le nostre strade di solidarietà. #StopWarNotPeople
Un migliaio di persone alla Fiaccolata organizzata di Zona 8 Solidale per le vie del quartiere fino ad arrivare alla Caserma Montello, dove il 1 novembre arriveranno circa 300 migranti. “Illuminiamo le nostre strade di solidarietà”, abbiamo scelto queste parole per scendere in piazza questa sera, nonostante la pioggia, con migliaia di persone del quartiere e non per dimostrare la volontà di costruire un territorio che sia resistente e solidale, alla faccia di chi continua a diffondere paura rintracciando nel migrante il nemico da cacciare. Gli unici stranieri sono fascisti e razzisti, capaci solo di alimentare odio e ignoranza, giocando sull’insicurezza delle persone, facendo loro credere che il problema della crisi e del malessere della nostra città siano i migranti, e non la crisi creata dal sistema neoliberista, il quale è razzista e classista per definizione. E’ inaccettabile che da mesi ormai vi sia un presidio permanente che inneggia al razzismo, come sono inaccettabili le dichiarazioni di questo fantomatico comitato e le sue vergognose vignette che richiamano alle camere a gas per i migranti. Non c’è futuro senza memoria, Dario Fo ce lo ha insegnato bene con la sua arte, mettendo sempre la trasmissione di memoria partigiana al primo posto. Questa sera siamo scesi in piazza con tanti messaggi, scegliendo di portarne anche una frase di Dario che diceva:
” La cultura non si può ottenere se non si conosce la propria storia”. La memoria deve essere non solo un esercizio, ma lo strumento per costruire un futuro migliore, iniziando proprio dalla solidarietà e dall’autorganizzazione dal basso.
Il 1 novembre arriveranno persone scappate da guerre e miseria alla Caserma Montello, la Zona 8 Solidale sarà li per accoglierli con tavolate meticce, letture antirazziste, musica e socialità, ponendosi come obiettivo quello di attivare percorsi di mutuo soccorso con progetti di vario tipo: scuole di italiano, sport popolare, momenti di aggregazione e tanto altro. L’accoglienza deve significare autogestione della propria vita, e non ghettizzazione dei migranti in luoghi inadatti ad accoglierli. Qui nessuno è straniero. Lo diciamo da tanto tempo: Stop war not people – Fermare le guerre non le persone. Fermiamo le guerre, fermiamo i finanziamenti, le strette di mano ai peggiori dittatori di tutto il mondo.
Accogliere le persone, quelle che scappano dalle guerre e quelle alla ricerca di una vita migliore.
Ci vediamo il 1 novembre alla Caserma Montello, perchè qui nessuno è straniero. STOP WAR NOT PEOPLE