Come sindacato AS.I.A USB chiediamo che rispetto alla ristrutturazione di via Civitali 30 siano garantiti i seguenti principi fondamentali:
Trasparenza: un piano dei lavori e delle spese che sia pubblico, di cui siano informati gli inquilini e la cittadinanza e che tuteli la dignità e la salute personale degli inquilini regolari e di quelli senza titolo in stato di necessità.
Partecipazione: un tavolo d’ incontro con le parti sociali come già chiesto, in data 5 maggio 2016, in Prefettura. Non si può decidere della vita di bambini e famiglie senza il coinvolgimento di queste ultime e di chi, come sindacato, le rappresenta, e che al contrario chiedono di essere ascoltati e informati sulla situazione in esame.
Cura per le ristrutturazioni come per le famiglie: come ci vuole cura per le ristrutturazioni altrettanta cura va applicata agli inquilini senza titolo in stato di necessità. Queste famiglie sono spesso vittime dell’emergenza abitativa e va valutato lo stato di necessità di ognuna di loro. Lo stato di necessità in questo momento di crisi economica riguarda sempre più famiglie, a cui le politiche sociali in questi anni non hanno sempre saputo dare risposte dignitose.
Tutela dei minori: ogni bambino aldilà delle condizioni di redditto, religione, provenienza sociale ha diritto di vivere con la propria famiglia, nel proprio quartiere dove frequenta scuole e luoghi sociali. In via Civitali 30 infatti risiedono più di 30 bambini, anche in età prescolare, altri frequentano le scuole di zona con continuità, luoghi fondamentali, come è noto, per la crescita serena e armoniosa dei più piccoli. Un eventuale mobilità forzata che non tenga conto della loro tutela sicuramente sarà responsabile di un trauma non necessario.
Per tutti questi motivi chiediamo un incontro urgente agli assessorati competenti e all’ Aler per discutere della situazione dello stabile in Via Civitali 30.