Negli ultimi mesi l’Europa, ha assistito ad un escalation di momenti di terrore che hanno invaso la nostra quotidianità. L’immaginario di un’Europa sicura, pacificata e inespugnabile in cui tutti noi pensavamo di vivere, e che spingeva i tanti migrant* a ritenerla una meta “perfetta” si sta lentamente sgretolando.
Nel 2008 il sistema neoliberista ha rischiato di cadere in una falla, con una bolla finanziaria e la conseguente crisi economica, allo stesso tempo però è riuscito a resuscitare alimentando guerre intorno al globo e destabilizzando sistemi politici ed economici in altri paesi con l’unico scopo di far sopravvivere il sistema conosciuto con il nome di “occidentale”. Guerre, crisi di profughi e violenza cieca nei confronti di popolazioni inermi sono solo alcune delle inevitabili conseguenze di questo tentativo di resurrezione del capitalismo. La Francia è il terzo esportatore al mondo di armi, l’Italia stringe la mano a feroci dittatori come Al-Sisi, e nonostante tutto questo ci accorgiamo di essere in guerra solo quando i morti sono nelle nostre “sicurissime” città europee. Media e politici si riempono la bocca con la parola terrorismo, male di tutti i mali perchè colpisce in modo indiscriminato la popolazione civile, quasi dimenticandosi, o volontariamente omettendo, che nelle guerra portate avanti dalla casta di alcuni paesi europei non morissero allo stesso modo uomini, donne e bambini disarmati sotto le bombe sganciate da caccia bombardieri che fanno finta di avere degli obiettivi strategici. Guerra e terrorismo sono due facce della stessa medaglia.
La nostra contemporaneità è del tutto destabilizzata e creare un nemico comune è funzionale al sistema per continuare a sopravvivere: il nemico è Daesh, ma allo stesso tempo anche tutti i giovani migranti o di origine migrante e musulmani; guerra e razzismo sono due facce della stessa medaglia. Creare e alimentare “stati di eccezione”, in cui il controllo sia sempre più capillare e la violenza sempre più intrinseca nella vita delle persone, disposte ad accettare qualsiasi tipo di politiche di controllo e limitazione dei corpi pur di sentirsi nuovamente sicuri, sono le uniche risposte che i governi Europei hanno dato fino ad ora.
Oggi l’Europa è una Fortezza dove sempre più prendono piede governi e partiti che diffondono razzismo, paura e ignoranza, che respingono i migranti che scappano dalle stesse guerre da loro finanziate, o da Paesi dove non c’è più possibilità di vivere una vita degna perchè i territori sono stati devastati e le popolazioni private di ogni risorsa. Additare il migrante, se possibile musulmano, come capro espiatorio della violenza nelle città, creare un nemico interno dal quale solo i governi e le politiche securitarie possono salvaguardare i cittadini, è il primo passo per l’instaurazione di regimi sempre più autoritari.
E’ forse un caso che in Francia, dove un movimento dal basso, eterogeneo e dilagante, che da mesi attraversa le città rivendicando i diritti dei lavoratori insieme a giovani e studenti, sia stata approvata la Loi Travail (simile al Job Act) attraverso un articolo che bypassa la discussione parlamentare? In una Francia dove lo stato di emergenza istituito dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre, e prolungato dopo la strage di Nizza, del tutto funzionale a reprimere qualsiasi forma di dissenso, vietando piazze, cortei e scioperi. Questo è l’esempio di un governo che riesce a giocare sulla paura ponendosi da garante della sicurezza per imporre i propri interessi e a contrastare con la forza legislativa un movimento che da tanti anni in Francia non riusciva ad essere tanto forte.
La verità quindi è che il terrore fa comodo, e ha sempre fatto comodo a poteri fascisti e razzisti, e che non c’è nulla di diverso tra guerra e terrorismo, la cui matrice è il sistema neoliberista.
Ciò che fa paura al potere sono invece la diffusione di saperi, la costruzione di territori meticci e solidali, il mutuo soccorso, la solidarietà meticcia dal basso, E noi è questo che continuiamo a fare.
Lo diciamo da 15 anni, lo diciamo da Genova 2001: STOP GLOBAL WAR!
Qui gli approfondimenti:
Armi, i numeri del mercato mondiale.
Vengono dall’Europa le armi che uccidono in Siria
“Losers” ovvero i demoni della finanza. La violenza come gestione dell’ordine neoliberale.
Il fattore emulazione negli ultimi attentati