Luca, Mina e Rayan sono da mesi sotto sfratto. Sono stati riconosciuti MOROSI INCOLPEVOLI a Maggio del 2015 e sono in lista d’attesa per una casa popolare dal 2009.
QUI FOTO E INFO http://www.cantiere.org/
A Marzo siamo riusciti ad ottenere grazie alla solidarietà di tanti, un ulteriore rinvio di 3 mesi del loro sfratto. In questi mesi, però, non hanno potuto avanzare nessuna richiesta in quanto il Comune di Milano, tiene ancora bloccate le domande d’emergenza, che addirittura non si possono depositare.
Mercoledì 6 luglio l’ufficiale giudiziario ha confermato la volontà di eseguire lo sfratto, infatti sarà presente la forza pubblica che “garantisca” la sua esecuzione, nel silenzio del Comune che, nonostante abbia promesso nel protocollo per la graduazione degli sfratti di offrire una soluzione a tutti gli sfrattati, non si è mai fatto ne sentire ne vedere.
Mentre la nuova giunta si prepara per i giuramenti del primo consiglio comunale, l’emergenza abitativa continua a mietere le sue vittime davanti all’indolente insofferenza delle istituzioni, nonostante le soluzioni siano praticabili e necessarie: assegnare le 10mila case popolari vuote, bloccare gli sfratti, riutilizzare lo sfitto!
Ancora una volta saremo affianco a questa famiglia! Mercoledì saremo in Via Arsiero 6. dalle h 8, per bloccare lo sfratto e pretendere una soluzione dignitosa per Luca, Mina e Rayan! #stopsfratti #iostoconlucaemina
Ancora una volta saremo dalla parte di chi soffre la crisi, di chi vuole una città su misura di chi la abita, non di chi vuole speculare sui nostri bisogni, di chi vuole una Milano solidale, attenta ai bisogni delle persone: durante il primo consiglio comunale, saremo davanti da Palazzo Marino, per ribadire fin da subito che i nostri diritti devono stare più in alto di qualsiasi interesse!
Giovedì 07 Luglio dalle h 16, Piazza della Scala, “Cacerolazo popolare”
MORE INFO: http://www.cantiere.org/14817/presidio-al-primo-consiglio-comunale/
#bastasgomberi #noart5 #sanatoriasubito
ABITANTI SAN SIRO – ASIA MILANO
*LA STORIA DI LUCA, MINA e RAYAN
La storia di Luca, Mina e Rayan è purtroppo una storia ordinaria in una città come Milano in cui dilaga l’emergenza abitativa, ed in cui è sempre più impossibile vivere dignitosamente. Sono uno dei 15mila casi di sfratto per morosità che ogni anno attanagliano le famiglie milanesi.
Nel 2010, dopo la nascita di Rayan, prendono in affitto un alloggio modesto (circa 500 euro al mese), addirittura chiedono un prestito per riuscire a pagare la caparra. Lui lavora come corriere e poi come magazziniere, riuscendo a guadagnare poco più di 1000 euro al mese. Lei fa lavori saltuari con cui racimola poche centinaia di euro. Tirano avanti tra i debiti e l’affitto fino a quando nell’agosto 2013 Luca perde il lavoro. Cerca in tutti i modi di trovare un altro lavoro, e nonostante sia disoccupato per un altro anno paga regolarmente l’affitto (fino a quando finisce anche la disoccupazione nell’agosto del 2014).
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Da settembre 2014 non riescono più a pagare, e parte l’iter di sfratto. Subito si attivano però per riuscire ad accedere ad una casa popolare, e dopo aver ricevuto l’esecutività dello sfratto nel Maggio 2015 aggiornano la graduatoria, chiedono di accedere al bando per la morosità incolpevole e cercano di fare la richiesta d’emergenza per una casa popolare.
Purtroppo si trovano davanti il muro di burocrazia che governa il welfare milanese:
– occupano la posizione 2147 della graduatoria, gli dicono che per l’assegnazione dovrà aspettare almeno un paio di anni (nonostante ci siano 10mila case popolari vuote)
– nonostante sia stato certificato che si trattano di morosi incolpevoli, il fondo al massimo fornisce un aiuto per pagare la caparra per un nuovo affitto privato, che però poi non potranno pagare
– la richiesta d’emergenza non viene neanche presa in considerazione, perchè sono bloccate da Maggio 2015.
Quindi in sostanza nessuna soluzione possibile per loro.