LE VOSTRE GUERRE I NOSTRI MORTI, LE VOSTRE CROCIATE I NOSTRI CORPI – PRIDE 2016
Oggi migliaia di persone sono scese in piazza per ribadire il diritto di tutte e tutti ad autodeterminarsi, a poter scegliere chi amare, ma anche dove andare, ad essere liberi con menti e corpi.
Corpi liberi da ogni frontiera, fisica o mentale, che riguardi il corpo di una donna o di un migrante.
Corpi liberi da ogni discriminazione, che sia per il colore della pelle o per chi decidiamo di amare.
Corpi liberi da ogni guerra, che siano quelle promosse dalle “democracrazie occidentali” in tutto il mondo o quelle mosse da omofobi e razzisti seduti in poltrona nei confronti di chi viene da loro ritenuto “diverso”, o comunque non meritevole di una vita degna.
Contro chi continua a promuovere ignoranza puntando il dito contro il migrante o il fantomatico “gender”, a seconda del capro espiatorio più comodo da usare in quel momento, a seconda della pelle sulla quale conviene speculare, togliendo diritti che garantiscano una vita degna per tutte e tutti.
Lo dimostra il caso di Colonia, la folle notte di abusi e violenze nei confronti di alcune donne che si è trasformata nell’ennesima scusa per accusare i rifugiati di essere i fautori di quelle violenze, gridando all’uomo nero da cacciare per difendere “le nostre donne”, come titolava un quotidiano nazionale. Un triste capitolo come quello della violenza sulle donne è stato usato come caso mediatico per promuovere e diffondere razzismo e xenofobia.
E ancora, di quali “nostre donne” si parla? Un altro interessante capitolo italiano ed europeo costellato di un certo scontato atteggiamento predatorio nei confronti del corpo femminile che attraversa trasversalmente tutte le culture e le civiltà, in misura maggiore o minore, dentro e fuori la “civilissima Europa”.
La stessa civilissima Europa in cui le estreme destre si fanno largo con programma politici che gridano ad ogni forma di razzismo e discriminazione, ha visto quegli stessi razzisti seduti in poltrona indignati per la strage di Orlando, gridando ancora una volta all’allarme ISIS, senza che nessuno spendesse una parola nè sullo sfondo omofobo della strage nè sulla responsabilità degli USA che continuano la vendita di armi interna e l’esportazione di armi in tutto il mondo.
Salvini, Marine Le Pen, Putin , Trump e i loro colleghi sono promotori della paura nei confronti del diverso, di leggi che proibiscono anche soltanto il “parlare di omosessualità in pubblico”, di discriminazioni basate sull’orientamento sessuale addirittura nelle scuole, dell’allarme al “gender”, e vanno combattuti costruendo tessuti solidali, meticci e resistenti, che dimostrino che le differenze sono una ricchezza e non devono essere motivo di paura.
CORPI LIBERA DA OGNI FRONTIERA, DISCRIMINAZIONE, GUERRA E RAZZISMO.
STOP WAR NOT PEOPLE!