Domenica scorsa in Messico, nello stato di Oaxaca, una grossissima manifestazione di studenti, genitori e insegnanti ha invaso le strade contro una nuova proposta di legge che privatizza la formazione e devasta i diritti dei lavoratori.
Il governo Messicano ha dichiarato guerra al dissenso: la polizia ha aperto il fuoco sulla folla. In totale, finora, il bilancio è di 12 morti, un centinaio di feriti di cui alcuni gravi, 25 desaparecidos e un centinaio di arrestati.
Questa mattina, nella giornata internazionale di solidarietà al mondo della formazione in lotta, come in molte altre città del mondo siamo stati al consolato messicano di Milano, in corso Matteotti.
“Ayotzinapa – Oaxaca, in Messico l’istruzione non è gratuita: si paga con la vita” abbiamo scritto su uno striscione appeso sui cancelli del palazzo di rappresentanza.
Questa non è la prima volta che il governo messicano si sporca le mani del sangue dei movimenti in difesa di scuola e università: nel 2014 43 studenti vennero fatti scomparire nel nulla ad Ayotzinapa e l’anno successivo una simile sorte toccò a 12 professori ad Acapulco. In totale si parla di 24.500 persone desaparecidas dal 2005 ad oggi. Con il rosso di quel sangue abbiamo imbrattato l’ingresso del consolat0.
Le porte del palazzo sono state immediatamente sbarrate, ma se possono chiudere un cancello, non gli permetteremo di fingere di non vedere: il silenzio uccide, la solidarietà è la nostra arma: complici ai movimenti di #oaxaca e #nochixtlàn.
Leggi l’appello alla solidarietà internazionale dei compagni messicani:
A la Opinión Pública
A la prensa Internacional y Nacional
Al pueblo de #México
A la Patria Grande Latinoamericana
Los Trabajadores de la Educación en México, mantienen una lucha en donde se oponen a las Reformas Educativas impulsadas por el presidente Enrique Peña Nieto. Dichas reformas de tendencias privatizadoras, violan los derechos laborales de todo el sector educativo, además se pone demasiado énfasis en modelos de estandarización de evaluaciones y poco en las cuestiones de calidad educativa, no hay consideraciones en torno a la población marginada; como los indígenas y migrantes, ni para quienes requieran de educación especial debido a capacidades diferentes.
El día de ayer en los poblados de Asunción Nochixtlán y San Pablo Huitzo del estado mexicano de Oaxaca, se registraron enfrentamientos entre fuerzas policiacas del gobierno y maestros combativos de la Coordinadora Nacional de Trabajadores de la Educación (CNTE), quienes desde hace algunas semanas han mantenido plantones en diferentes puntos del país, para exigir mesas de dialogo en torno a la Reforma Educativa impulsada por el gobierno federal.
La Policía Federal y Estatal hizo uso de armas de fuego para reprimir no solo a los integrantes de la CNTE, sino también a la población civil que decidió unirse a la lucha magisterial. En comunicado oficiales se niega el uso de armas de fuego, pero vídeos y fotografías difundidos por diversos medios de comunicación constatan dicha acusación. Hasta el momento el recuento de los daños, arroja el lamentable deceso de 6 personas, además de 22 desaparecidos y 45 heridos de bala.
Desde este medio, hacemos un llamado a los grupos, organizaciones y colectivos nacionales e internacionales para que se mantengan informados en torno a la crítica situación que se vive hoy en México. Las reformas impulsadas por el Gobierno Federal ya están manchadas de sangre, pues pretenden instaurarse con base en el fuego y en el plomo. Así pues, invitamos a quienes deseen sumarse a este llamado para que sean muchas más las voces que pidamos no solo una educación gratuita y de calidad en México, sino en Latinoamérica y el mundo entero.
La educación es nuestra única salida, nuestra ventana a la verdad, a la libertad y la paz… el camino que nos llevara al triunfo en esta lucha de clases.
Por una educación pública-gratuita en todo el país.
Por la defensa del empleo y la estabilidad laboral.
Por la libertad de los presos políticos y de conciencia.
Por la reinstalación de los profesores cesados de todo el país por su oposición a la reforma educativa-laboral.
Por el cese a la represión y el hostigamiento a los trabajadores de la educación.
Grada Roja
México – Colombia – Latinoamérica
20 de Junio de 2016
✯✯✯✯✯Versión en Italiano✯✯✯✯✯
L’ opinione pubblica
La stampa nazionale e internazionale
Al popolo del #Messico
Alla Patria grande latinoamericana
I lavoratori dell’istruzione in Messico, mantengono una lotta in cui si oppongono alle riforme scolastiche guidate dal Presidente Enrique Peña Nieto. Tali riforme di tendenze di privatizzazione, violano i diritti dei lavoratori di tutto il settore educativo, inoltre si mette troppa enfasi su modelli di standardizzazione di valutazioni e poco nelle questioni di qualità educativa, non ci sono considerazioni in merito alla popolazione emarginata; come gli indigeni e Migranti, né per coloro che hanno bisogno di educazione speciale a causa di capacità diverse.
La giornata di ieri nei villaggi di asunción nochixtlán e San Paolo Huitzo dello stato messicano di oaxaca, ci sono stati scontri tra forze di polizia del governo e maestri combattivi di coordinamento nazionale dei lavoratori dell’educazione (Znte), Chi da alcune settimane fa hanno mantenuto piantine in vari punti del paese, per esigere tavoli di dialogo in merito alla riforma scolastica guidata dal governo federale.
La Polizia Federale e statale ha fatto uso di armi da fuoco per reprimere non solo ai membri della znte, ma anche alla popolazione civile che ha deciso di unirsi alla lotta magistrale. Nel comunicato ufficiali si nega l’uso di armi da fuoco, ma i video e fotografie diffusi da vari mezzi di comunicazione constatano tale accusa. Finora la conta dei danni, getta il deplorevole dipartita di 6 persone, oltre 22 dispersi e 45 feriti da arma da fuoco.
Da questo mezzo, facciamo un appello ai gruppi, organizzazioni e collettivi nazionali ed internazionali, affinché vengano mantenuti informati in merito alla situazione critica che si vive oggi in Messico. Le riforme promosse dal governo federale già sono macchiate di sangue, perché vogliono essere instaurata con base nel fuoco e il piombo. Pertanto, invitiamo a coloro che desiderano partecipare a questo cosiddetto affinché siano molte di più le voci che chiediamo non solo un’istruzione gratuita e di qualità in Messico, ma in America Latina e il mondo intero.
L’ istruzione è la nostra unica via d’uscita, la nostra finestra alla verità, alla libertà e la pace… Il cammino che ci condurra ‘ alla vittoria in questa lotta di classe.
Per Un’istruzione pubblica-gratuito in tutto il paese.
Per la difesa dell’occupazione e la stabilità del lavoro.
Per la libertà dei prigionieri politici e di coscienza.
Per la reintegrazione degli insegnanti licenziati in tutto il paese per la sua opposizione alla riforma scolastica-lavorativa.
Per il cese alla repressione e molestie ai lavoratori dell’istruzione.
Grada Roja
Messico – Colombia – America Latina
20 giugno 2016