Denisa ha 4 anni e questa mattina, dopo che sua madre ha seguito la Polizia che trascinava i suoi figli adolescenti fuori dalla loro casa, ha trascorso alcune ore sotto la pioggia avvolta nelle coperte seduta su uno scatolone da trasloco. Marian e Ionut, 17 e 16 anni, questa mattina sono stati ammanettati dalla polizia perché si rifiutavano di lasciare l’alloggio che occupavano per necessità con la loro famiglia, e sono stati strattonati giù per le scale dagli agenti. Fortunatamente Traian, 10 anni, all’ora in cui Aler e polizia si sono presentati in via Tracia 7 per lasciare per strada Viorel e Panseluta e i loro quattro figli, era già a scuola e non ha dovuto assistere alla barbarie di un ennesimo sgombero a Milano.
Via Tracia si trova nel quartiere popolare di San Siro, in cui ci sono oltre 500 case sfitte, vuote e riscaldate. A Milano si arriva a quasi 10 mila alloggi in questo stato, che al posto di essere assegnati vengono lasciati all’abbandono da Aler, e anzi i sanitari del bagno vengono spaccati e solitamente anche altre parti della casa vengono danneggiate proprio dall’Aler stessa, come testimoniato da molte riprese nel caso di questa mattina, “per evitare nuove occupazioni” dicono.
Questo tradisce il fatto che non ci sia alcuna volontà di assegnare realmente questi alloggi o di ristrutturarli. Quello che interessa è tenerli vuoti e venderli, e gentrificare questo quartiere che è molto appetitoso per la rendita finanziaria e gli speculatori immobiliari, espellendo le fasce più povere della popolazione in aree sempre più marginali e svantaggiate per l’accesso ai servizi. San Siro infatti si appresta ad ospitare la nuova linea della metropolitana di Milano, è vicinissimo a FieraMilanoCity, CityLife e ovviamente al famoso stadio, in direzione del sito di Expo2015, praticamente ormai è centro.
Proprio quando la morsa della crisi stringe più forte, quella che il potere combatte è una guerra contro i poveri, i licenziati, gli sfrattati, chi vive nei quartieri popolari, i “neri”: negli Stati Uniti in questo momento migliaia di persone si stanno rivoltando (a seguito della non incriminazione dell’agente che ha ucciso il diciottenne Mike Brown) contro le ingiustizie sociali e la violenza della polizia che ogni 28 ore uccide un afroamericano, l’ultimo un ragazzino di 12 anni che giocava al parco con una pistola giocattolo.
Nei nostri quartieri assistiamo invece alla furia cieca di questi sgomberi senza senso (o con il senso di proteggere gli interessi e i profitti di chi sta in alto e decide, schiacciando i diritti degli altri), sgomberi che lasciano al freddo le famiglie a fronte di migliaia di case che si potrebbero assegnare, anche a costo di picchiare e manganellare e, come nel caso di Nela qualche giorno fa, farle perdere il figlio in grembo.
Sappiamo bene che la casta dell’1% deve difendere le sue ricchezze, i suoi privilegi, le sue politiche di austerity, mentre il 99% deve pagare sulla pelle il costo della crisi che lorsignori hanno scatenato. Proveranno ad attaccarci: l’unica arma che abbiamo è quella della solidarietà. Solidarietà fra i quartieri resistenti, solidarietà fra le lotte, solidarietà globale: per questo oggi pomeriggio, dopo aver ripreso la casa di Viorel e Panseluta e aver riportato su gli scatoloni, una delegazione di studenti medi e universitari, giovani e abitanti dei quartieri è andata a manifestare sbucando sotto al Consolato degli States a Milano.
WE THE PEOPLE – FIGHT THE POWER – UNITE THE STRUGGLES
Solidarietà internazionale dalle lotte! Guarda i comunicati!Leggi l’articolo sulla giornata di resistenza oggi a San Siro:
Diretta del tentativo di sgombero in via Tracia: San Siro solidale resiste #uniamolelotte
Leggi i comunicati di solidarietà dalle realtà del resto d’Europa:
International solidarity to the #StopEvictions movement in Milan!
Leggi lo speciale complessivo sulle ultime settimane di lotta per la casa e l’abitare:
Case popolari a Milano: emergenza occupazioni o emergenza abitativa?!
Raccolta di articoli sulle mobilitazioni negli States:
I am Mike Brown! Diretta da Ferguson