Dopo il ricatto dell’UE alla Grecia, consumato in Luglio, è chiaro, se c’erano dubbi, chi comanda in questa Unione e quanto sia odiosa la sua architettura. La UE non parla la lingue dell’eguaglianza.
Dopo l’estate dei rifugiati e l’accoglienza riservata a milioni di persone che si sono schiantate contro i check point o i muri di Budapest, del confini serbo/ungheresi e infine a Idomeni sappiamo che questa Unione non ha cuore e guarda al passato, persino le regole di Schengen sono insufficienti e si rinnovano gli antichi confini. La UE non parla la lingua della fratellanza.
Dopo Zaventem, e dopo Bataclan e Charlie Hebdo… la guerra, maledetta, è entrata in casa nostra e ha bussato alle porte delle città più o meno vivai, più o meno sonnolente in cui non eravamo abituati a pensare che la storia potesse ancora essere così dura, cinica, mortifera: le città dove si premono i bottoni e non si sentono i rumori delle bombe. La UE ci farà presto capire che non parla la lingua della libertà.
Un nuovo Patrioct Act hanno previsto Chomsky e Snowden incombe sul continente. Una riduzione delle libertà di tutti appare come l’inevitabile e logica conseguenza della”guerra in casa” assieme al ripristino delle barriere ai confini e alla crescita dei movimenti populisti europei. Ripulire ogni Molenbeeck sarà lo slogan con cui attaccheranno i quartieri popolari e meticci di tutta Europa. Nei palazzi dei bottoni qualcuno gioca con lo spettro della guerra civile, come prosecuzione della guerra di civiltà, già propagandata dalla banda neo-con nel decennio scorso, qualcuno forse non vorrebbe, ma gli è sfuggito il gioco di mano.
Come fare oggi ad immaginare un’Europa diversa? Costruirla oltre i confini della fortezza, federare esperienze che crescono dal basso, battersi per la libertà, l’eguaglianza, la fraternità e rifiutare ogni guerra che sia tra gli oppressi, compresa quella animata dai fondamentalisti del neocolonialismo neoliberale e dai fondamentalisti islamici.
Proponiamo qualche spunto di analisi su questi temi.
La rivolta democratica, da Euromìnomade. Sandro Mezzadra e Mario Neumann
A conversation on privacy, da The intercept, Noam Chomsky, Edward Snowden, Glenn Greenwald