Un’ interessante inchiesta sulla questione abitativa in Italia, tra Roma e Milano.
A Roma escono fuori gli scandali dei Piani di Zona, l’edilizia convenzionata che negli ultimi 20 anni ha costruito cattedrali nel deserto senza i minimi servizi di vivibilità e truffato centinaia di famiglie. Interi quartieri edificati grazie a soldi pubblici, investimenti al servizio dei soliti palazzinari.
Le stesse “soluzioni” che cercano di propinarci da anni anche qui in Lombardia, parlandoci di Housing Sociale ed edilizia convenzionata: mentre a Milano cresce l’emergenza abitativa, nonostante il già vergognoso record di case popolari vuote (circa 10mila), si pensa ancora a vendere, sfrattare e sgomberare.
Due città simbolo dello sviluppo urbano, che si ben manifesta attraverso le speculazioni sulle NOSTRE CASE!
Case al popolo. Un’inchiesta dedicata all’emergenza casa e alle politiche abitative. Sono decine di migliaia le famiglie che non possono permettersi una casa ai prezzi di mercato e gli investimenti pubblici latitano da decenni.
Nella Capitale da anni si costruisce con l’edilizia in convenzione. Sono case costruite da privati, in buona parte con denaro pubblico e poi cedute in affitto o vendute a chi risponde a determinati requisiti, a cifre più basse di quelle di mercato.
Ma qualcosa non ha funzionato e un esercito di inquilini che ha sempre pagato regolarmente, oggi si trova sotto sfratto.
Cosa è successo? Quali sono state le irregolarità da parte dei costruttori o delle Cooperative. E chi doveva controllare, cosa ha fatto? La magistratura ha aperto più inchieste.
A PRESADIRETTA il racconto degli inquilini, dei costruttori privati, delle Cooperative e della politica.
E ancora, il capitolo delle case popolari, tra Roma e Milano. Le graduatorie infinite, le case occupate e gli appartamenti vuoti, la mancanza di manutenzione, gli sfratti, le proteste e gli scontri con le forze dell’ordine. Un enorme patrimonio gestito con poca trasparenza. L’emergenza abitativa nel nostro paese è diventato un vero e proprio allarme sociale.