Bombe sui popoli e soldi ai dittatori, Sospeso Schengen e chiusi i confini
LIBERIAMOCI DALLA CASTA DELLA GUERRA
#stopwarnotpeople
Il blitz al Palazzo delle Stelline
Leggi il volantino dell’iniziativa
Verso il corteo del 25 Aprile
Invitiamo tutt* a cogliere l’appello per uno spezzone contro le guerre, per l’anniversario della Liberazione dal fascismo, per seminare anticorpi all’intolleranza e al razzismo diffusi dalla “Gang dell’Odio” (come dicono oltre oceano le persone che in questi giorni stanno diffondendo un’ondata di proteste meticcia contro le politiche razziste e guerrafondaie di Trump), quella casta che grazie alla guerra e al terrosismo da un lato, e all’austerity e la negazione di diritti dall’altra sta facendo precipitare l’Europa nell’ignoranza e nella guerra tra poveri. LIBERIAMOCI DALLA CASTA DELLA GUERRA dunque: il nuovo millennio ha bisogno di nuovi partigiani! Vi invitiamo a scendere in piazza per costruire uno spezzone meticcio, per combattere l’arroganza dei politici nostrani, Pd in testa, che seminando guerre e sostenendo le dittature in nord africa si riempie le tasche e impone politiche securitarie per assicurarsi che nessuno possa mettere in dubbio il loro potere: i tagli all’istruzione, al welfare, alla sanità, la negazione di diritti ai lavoratori, le politiche sulla casa (come l’ultima sui mutui che ancora una volta colpisce la popolazione e favorisce gli affari dei palazzinari) sono misure che ci vengono imposte non certo perchè mancano i soldi, ma per renderci deboli, ignoranti, incapaci di reagire. Per noi, di fronte a ogni guerra c’è una sola parola degna e un’azione conseguente: la parola è NO e l’azione è RIBELLE.
Leggi l’appello dello spezzone STOP WAR NOT PEOPLE per il 25 aprile
Partecipa, organizzati, lotta! Calendario degli appuntamenti di costruzione del corteo
LIBERIAMOCI DALLA CASTA DELLA GUERRA!
STOP THE GANG OF HATE!
I SOLDI NON CI SONO?
Viviamo ormai da anni nel ricatto dell’austerity, pare che i soldi non ci siano per la Grecia, per i P:I:G:S., per gli ospedali, le pensioni, le scuole e perfino per gli stipendi. A volte qualcuno dice pure che la colpa e dei migranti, che “rubano i nostri soldi”.
I SOLDI GIRANO! GLI AFFARI COI DITTATORI:
Peccato che i soldi girino eccome, il business della guerra è oggi più florido che mai.
I nostri governi, Renzi in testa con Eni, Enel, Finmeccanica e le altre corporation, vendono armi, comprano risorse a prezzi stracciati e fanno affari coi peggiori dittatori di Africa e Medio Oriente.
PER ESEMPIO…L’EGITTO DI AL-SISI:
Pensiamo in primis all’Egitto, dove i nostri diplomatici chiamano il dittatore militare ALSisi una “garanzia di democrazia” nella regione, salvo poi accettare le sue bugie sulla morte di Giulio Regeni e degli altri desaparecidos.
PER ESEMPIO…I 6 MILIARDI ALLA TURCHIA:
Pensiamo alla Turchia, che ha appena imposto un finanziamento europeo di 6 miliardi di Euro e la promessa di ingresso nell’unione per “fermare i flussi” di profughi in fuga dalle bombe francesi ed europee sulla Siria e sul Medioriente.
IL BUSINESS DELLA GUERRA SULLA PELLE DEI POPOLI:
I soldi ci sono, ma la guerra è un business troppo importante per la casta che ci governa che non ha nessun problema a speculare
– sulla pelle del popolo curdo che sta resistendo da mesi al tentativo di genocidio messo in atto dal “democratico” Erdogan
– sulla pelle delle migliaia di uomini, donne e bambini che muoiono in mare cercando di raggiungere le coste della fortezza,
– sulla dignità di quelli che riescono ad arrivare a Calais o a Idomeni ma poi si trovano bloccati in enormi campi profughi disastrati e continuamente attaccati dalle polizie di frontiere rientrate in vigore dopo la sospensione più o meno ufficiale di Schengen e la mobilità interna all’Europa.
LEGGI RAZZIALI E “THE GANG OF HATE”:
Sempre più governi varano leggi razziali come la Danimarca che parla di “confisca dei beni”, come l’Austria che impone quote di ingresso su base etnica o come l’Ungheria che costruisce mura su ogni suo lato.
Sempre più partiti come la Lega Nord o il Front National sognano un nostalgico e anacronistico ritorno agli stati nazionali e a modelli fascisti e guerrafondai di governo, puntando alle poltrone con campagne elettorali cariche d’odio.
La nostra Europa non è di certo questa, è invece l’Europa che apre le frontiere, l’Europa dei popoli che resistono al business della guerra, che lottano partigiani per una nuova liberazione.
20 MARZO H.14@ SAN BABILA, CORTEO PER IL NEWROZ IN SOLIDARIETA’ AL POPOLO CURDO
25 APRILE, H.14 @ PALESTRO, CORTEO CITTADINO