H.19: “LAMPEDUSA LO SA_#stopwarnotpeople”: incontro, proiezioni e collegamenti con:
- Askavusa_collettivo attivista e film maker di Lampedusa
- Antonio Mazzeo_giornalista d’inchiesta esperto dell’area mediterranea e della Sicilia
- Francesco Piobbichi_Mediterranean Hope Lampedusa
A SEGUIRE:
- proiezione del documentario “3 ottobre 2013 – 3 ottobre 2015” di Askavusa
- mostra d’arte migrante del laboratorio dello Spazio di Mutuo Soccorso
H.20: CENA LAMPEDUSANA, benefit per le spese legali
menù:
- Pasta all’anciova
- Polpette di ricotta con peperoni alla siracusana
- Tiramisù agli agrumi
DURANTE E DOPO LA CENA: CONCERTONE MIGRANTE E MEDITERRANEO!
L’ensemble nasce a Lodi nel 2009 con l’intento di promuovere le tradizioni popolari e le musiche del sud Italia (Pizzica, Tarantella, Tammurriata…) e del Mediterraneo, arricchendole grazie alla continua ricerca con elementi etnici, sfumature jazz, arrangiamenti originali e nuovi colori strumentali (tembûr curdo, fujara, flauti e percussioni etniche, violino…), evolvendo negli anni verso una maggior complessità strutturale e formale, senza mai perdere il forte impatto ritmico originario.
Il Progetto musicale compone una trilogia titolata “UNNE”. L’icona adottata come testimonial della raccolta è una maschera di pietra. Nel linguaggio teatrale la maschera rappresenta, per la sua natura di fissità espressiva, la verità, così che le cose nascoste tra il cielo e il mare diventano “piccoli frammenti di verità” che Ciaudà racconta attraverso aforismi e metafore. UNNE oltre a dare il nome alla raccolta, è un brano che diventa presto manifesto della ricerca: vivere l’isola nell’arte, peculiarità che sottolinea il metodo del comporre musica in Sicilia oggi. UNNE è una lettura nuova dell’isola, lo sguardo di un bambino sull’isola DOVE = UNNE tutto accade… per tornare dove non siamo stati mai… poiché nel viaggio, il fare diventa SUONO, PAROLA, VISIONE. Cercare l’isola e il suo tesoro, la Sicilia e la sua danza, e quando arriva la notte, l’ETNA è la culla per dormire, per sognare… poi il risveglio del sé per accogliere l’altro da sé diversi in un unico abbraccio come “CIURI, ci serve solo acqua e sole, spinti dallo stesso vento sotto lo stesso cielo”, ascoltando AMARABO’. Amarabò, il nuovo singolo contenuto nell’Album “Unne 2”, è una riflessione su come gli uomini siano gocce di tempo venuti al mondo per scolpire il cielo. Amarabò indossa un vestito cangiante cucito sulle voci, sui suoni, sulle parole degli artisti, che vivendo nel villaggio ciauda, hanno dato l’anima e il cuore. Amarabò è una promessa a non arrendersi mai, dopo la notte c’è sempre il sorgere di un nuovo giorno e sarà sempre il sole a vincere sul buio.