Dopo una giornata di assemblee a scuola, degli esponenti del movimento neofascista blocco studentesco ,ala giovanile di casapound, sono venuti a volantinare davanti al nostro liceo cercando di raccattare consenso peraltro proprio in una giornata all’insegna della cultura e dell’apertura mentale verso una comprensione e rapporto con il diverso: nulla a che vedere con le idee xenofobe e razziste di questi loschi individui.
Alcuni ragazzi del collettivo hanno preso e appeso lo striscione antifa sempre presente a scuola subito dopo aver chiarito a più d’uno di questi energumeni che qualsiasi presenza o materiale del suddetto movimento e simili non è gradito all’interno del collettivo né dell’istituto i compagni hanno distribuito quindi sacchi dell’immondizia, unico posto cui si pensa sia possibile riporre questi volantini volti a diffondere odio verso ogni diversità, additandola come una ‘pecora nera’ e confondendo così a regola d’arte coscienza e attività politica con una becera guerra fra poveri funzionale solo agli interessi della classe dirigente e non attenti a quelli delle persone ed in primis di noi studenti.
Non è un caso difatti, che come successe più volte nel corso della storia passata e moderna, le forze dell’ordine (come sempre pagate di tasca nostra) abbiano difeso la legittimità di distribuire volantini fascisti mascherando paradossalmente l’emblema della soppressione della libertà d’espressione come libertà d’espressione stessa (“Pas de liberté pour les ennemis de la liberté !”), per poi prendersela con gli studenti che giustamente protestavano.
Dopo una mezz’oretta pensavamo che i militanti di blocco studentesco avessero levato le tende assordati dai cori antifascisti del collettivo, ma invece, probabilmente rinvigoriti dalla tutela ricevuta dalle forze dell’ordine, si erano appostati in un bar e ci hanno aspettato all’entrata della metropolitana per poi seguirci sulla banchina ed infine minacciarci apertamente sulla carrozza del mezzo intimandoci senza successo di cancellare foto e reperti della loro ritirata dall’istituto Einstein.
Ma le varie minacce non hanno sortito alcun effetto e noi abbiamo continuato il nostro cammino fino a Piazza della Scala dove si teneva il presidio antisessista contro ogni discriminazione di genere.
Ribadiamo che l’einstein e le scuole milanesi unite invitano a diffondere cultura contro l’ignoranza di fascismo e razzismo d’ogni specie e a partecipare alla lezione in piazza di mercoledì 27 gennaio, giornata della memoria, al corteo cittadino del 28 gennaio e a quello studentesco nella mattina del 29, un saluto dalla milano antifascista, antirazzista e meticcia.